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Conosci i tuoi coltelli

Alla foggia di ogni lama corrisponde una diversa funzione

La diversa foggia di ogni lama, com'è facile da intuire, corrisponde ad un uso specifico: conoscerlo renderà più efficiente il tuo lavoro dietro i fornelli, facilitandoti operazioni altrimenti anche complesse.

Il coltello per verdure ha una lama leggera, ampia, sottile e affilata per tagliare con la massima precisione fette molto sottili di frutta e verdura.

Il coltello dello chef (o del cuoco)

E' quello che si usa più spesso, perché è multifunzione.
Ha una lama ampia, incurvata in tutta la sua lunghezza, rigida e con una punta tagliente.
Lo puoi usare per affettare, tagliare a pezzi, a cubetti, tritare, o per frantumare le spezie usando la lama sul lato piatto (in foto, coltello n° 1).

Lo spelucchino

E' più piccolo, ideale per lavori delicati o di precisione: pelare patate, rimuovere difetti dalla frutta o dalla verdura, raschiare, spezzettare aglio o prezzemolo, togliere il torsolo a mele o pesche, intagliare ingredienti per guarnizioni, ecc.
E' lungo dagli 8 ai 10 cm, con un filo liscio o seghettato e diffuso anche in una caratteristica forma "a becco di uccello" (coltello n° 2).

Il coltello per il pane

Ti permette di tagliare senza troppo sforzo alimenti teneri con bucce o croste spesse, dal pane ai dolci glassati, al melone, ecc.
La sua lama seghettata e ferma può essere lunga dai 13 ai 23 cm, abbastanza per tagliare fette da pagnotte lunghe o rotondeggianti (coltello n° 3).
Per le sue caratteristiche, su carne, pesce o frutta sortisce effetti disastrosi, per cui è meglio evitare di usarlo su questi alimenti.

Coltello per verdure

Ha una lama leggera, ampia, sottile e affilata (lunga dai 18 ai 22 cm), per tagliare con la massima precisione fette molto sottili di frutta e verdura.
Si riconosce facilmente per la forma squadrata e per la linea piatta della lama, entrambe ergonomicamente efficaci: la punta del coltello, come un fulcro, deve rimanere sempre appoggiata al tagliere mentre si affetta, trita, sminuzza velocemente qualsiasi tipo di frutta, spezia, ortaggio, ecc. (coltello n° 4).

Alcuni coltelli speciali

Con i quattro coltelli sopra elencati si può affrontare praticamente tutto in cucina. Esistono però altre tipologie, ancora più specifiche, pensate per lavorare su singoli alimenti o in una sola fase della preparazione:
- coltello per disossare. Utile se ci si trova spesso a disossare e pulire pesce, pollo o manzo; può avere una lama flessibile (ideale per il pollo) o rigida e ferma (per tutti i tipi di carne); è di piccole dimensioni e molto appuntito;
- coltello per filettare. Ha una lama sottile, leggermente ricurva e flessibile e deve essere sempre ben affilato. Deve riuscire a filettare agevolmente il pollo o a tagliare i contorni di un pesce;
- coltello per carni. Ha una punta stretta e la sua lama va dai 20 ai 38 cm. Si può trovare con la lama rigida (per bistecche, costolette di bue, arrosti); o con la lama flessibile, per carni più sottili (prosciutto, pollo e tacchino arrosto, pesce affumicato o essicato, ecc.). Spesso si usa accompagnato da un forchettone, per tenere ferma la carne mentre si taglia (foto a sinistra);
- mannaretta. E' riconoscibile per la lama ampia, pesante e dura. Si utilizza per tagliare grandi ossa, preparare il pollame, la carne e il pesce; ma con il lato piatto della lama anche per spezzare o frantumare semi, aglio ecc.

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